Si tratta di un tema molto caro a Casa Optima che, per implementarlo e valorizzarlo, da gennaio 2022 ha istituito una task force di gruppo, coordinata da Alessio Broggi - Group HSE Manager.
Si tratta di un progetto che, all’interno del nostro Gruppo, integra tutte le politiche di sostenibilità, intese come criteri ambientali, sociali e di governance, definendo specifici indicatori misurabili (KPI).
I criteri ambientali esaminano il modo in cui un’azienda contribuisce alle sfide ambientali (ad esempio la gestione dei rifiuti, i livelli di inquinamento, le emissioni di gas a effetto serra, l’uso corretto delle energie rinnovabili) e le sue performance in tal senso.
I criteri sociali analizzano il modo in cui l’impresa tratta le persone (la gestione del capitale umano, la diversità e le pari opportunità, le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza), mentre i criteri di governance valutano il modo in cui un’azienda è amministrata (la strategia e le pratiche fiscali, l’etica aziendale, l’indipendenza del consiglio di amministrazione).
Nel programma ESG che abbiamo ideato per Casa Optima abbiamo voluto dare un’impronta concreta, con progetti ed obiettivi misurabili dall’inizio alla fine e condivisibili con tutti i dipendenti.
Se prima le aziende si muovevano singolarmente, ora formiamo una squadra che ha il compito di fare in modo che tutte le iniziative abbiano un’unica guida e tutti i progetti vadano nella stessa direzione per tutti i brand e le aziende del Gruppo.
Da chi è formato il team dedicato al progetto ESG?
Nel dettaglio abbiamo identificato 7 aree tematiche in cui approfondire il nostro approccio di gruppo:
- La scelta e l’impiego di autovetture elettriche ed ibride per la maggior parte dei contratti rental di auto aziendali.
- L’eliminazione di tutte le bottiglie in plastica, che saranno sostituite con erogatori/depuratori di acqua incentivando in questo modo l’uso di borracce riutilizzabili.
- L’ottenimento dei cosiddetti “certificati green”, che attestano che tutta l’energia che acquistiamo dal gestore proviene da fonti 100% rinnovabili.
- La differenziazione di tutti i rifiuti plastici prodotti dai plant, con smaltimento dedicato e maggior % di recupero da parte dello smaltitore.
- L’individuazione e la scelta di investimenti destinati alla riduzione dei consumi energetici dall’esterno quali, a titolo esemplificativo: revamping di impianti fotovoltaici, sostituzione degli impianti di illuminazione a neon con led, l’installazione di economizzatori su impianti di produzione vapore.
- Un packaging più “sostenibile”, attraverso l’impiego nel nostro prodotto finito di pack riciclabile e con elevate % di recupero.
- Il progetto “Retention e gender equality” che si pone l’obiettivo di promuovere le stesse opportunità per tutti i dipendenti dell’azienda indipendentemente dal genere.
Per raggiungere questi obiettivi, sono stati costituiti dei gruppi di lavoro dedicati, ciascuno con un referente che porta avanti insieme a me l’operatività del progetto.
All’interno delle task force troviamo quasi sempre i plant manager, diversi responsabili di funzione, referenti degli uffici Legal, HSE, Marketing e Finance, ma anche tecnici ed impiegati d’ufficio.
Ciò che mi ha fatto più piacere è stato ricevere richieste da parte di persone che non sono direttamente coinvolte come funzioni aziendali, ma che si sono volute mettere in gioco. Ogni due mesi le task force si riuniscono per valutare l’avanzamento dei progetti, mentre come referente ESG ho l’incarico di allineare il Board due volte all’anno, con l’obiettivo di creare il report di sostenibilità annuale, parte integrante del documento che prende il nome di “Bilancio di sostenibilità”.
Cosa rende questo progetto così importante per il nostro gruppo?
Noi di Casa Optima crediamo che al giorno d’oggi sia fondamentale comprendere bene cosa si intende quando si parla di sostenibilità.
Gli investimenti ESG nascono proprio per aiutare lo sviluppo delle imprese che, oltre alla loro attività aziendale “caratteristica”, si impegnano anche per il cambiamento sociale e ambientale. Negli ultimi anni il rating ESG è diventato sempre più importante perché rappresenta un indice che permette (anche) agli investitori di avere una maggiore e più profonda comprensione della sostenibilità di una impresa, essendo costituito da una serie di fattori che permettono di esprimere una valutazione in merito al profilo di rischio e di performance di un investimento - in termini di impatto dell’azienda - in relazione alla tipologia del mercato in cui opera, alle iniziative e alle strategie che la contraddistinguono.
Infine, dobbiamo sempre tenere in considerazione che per la prima volta anche le Nazioni Unite hanno sviluppato un piano di sviluppo sostenibile con 17 obiettivi che dovranno essere realizzati entro il 2030 a livello globale da tutti i Paesi membri. Ciò significa che ogni Paese del pianeta è chiamato a fornire il suo contributo per affrontare in comune queste grandi sfide.
Come influenzerà la vita del gruppo?
Inizialmente il passaggio più importante sarà la condivisione con i lavoratori. Ci sono attività concrete che riguardano i dipendenti in prima persona e che impatteranno sul lavoro di tutti, come ad esempio la corretta differenziazione dei rifiuti, il risparmio energetico, l’utilizzo di acqua in borraccia. Per questo è molto importante che il messaggio sia veicolato e recepito nel modo giusto: andiamo in questa direzione perché c’è una necessità reale, e tutti noi nel nostro piccolo dobbiamo portare un contributo. Occorre educare tutte le funzioni con progetti misurabili e comprensibili dall’inizio alla fine. Ogni persona dovrà essere informata e fare la sua parte per contribuire al successo di queste pratiche sostenibili.
Cosa ti aspetti da questo progetto?
Mi aspetto il massimo impegno da tutti i componenti della task force perché stiamo investendo in attività che porteranno il nostro gruppo ad una progressiva riduzione di sprechi, di energia e di costi. Tutto ciò che svilupperemo da oggi in poi, che si tratti di impianti o di prodotti, dovrà necessariamente tenere conto delle politiche ESG, sempre più parti integranti delle aziende come le nostre. Ci tengo infine a ringraziare Mirja Weidner, ESG Director di Charterhouse Capital Partners, e Donata Sabbatini, Group Quality Manager di Casa Optima, per il costante supporto e la preziosa collabora- zione nella realizzazione di tutto il piano ESG di Casa Optima.